Autunno. Una stagione che fatico a sentire mia. Arrivano le prime giornate chiusi in casa, i primi venti freddi che per fortuna profumano di foglie, le domeniche di pioggia ininterrotta da appena svegli, quando il desiderio di restare sotto le coperte si fa più forte, il cielo grigio e tempestoso, i giorni che diventano più pigri e a poco a poco più bui.
Eppure. Eppure sto imparando ad amare anche questa stagione. Torna la zucca e si rimette la corona. Ci accompagna in ricette dolci o salate, col suo gusto inconfondibile e di arancio vestita. Ritorna in auge il calore del forno che spande profumi fragranti, il tè del pomeriggio che accompagna i biscotti. Le serate col plaid sul divano a vedere un cartone e a farci le coccole, la luce calda che sfuma presto, le caldarroste, la prima lana che ci avvolge e quelle foglie croccanti screziate di oro da raccogliere o annusare.
Adoro di ogni stagione il profumo inconfondibile che ti sveglia al mattino. L’autunno per me profuma di legna bagnata, di alberi che si svestono, di primi camini accesi, di brace, di torta di mele e di biscotti secchi.
Oggi vi propongo una ricetta che ho faticato a realizzare. Mi ha dato decisamente del filo da torcere. Ma trovata la giusta farina, si sono fatti da soli. Gli ingredienti li ho sempre in casa. Sono profumati, aromatizzati con anice e limone. Sono perfetti da sgranocchiare, o da intingere, in una tisana.
Corro in cucina, misuro gli ingredienti e mi perdo mentre le mani iniziano a impastare.
Fiocco ai grembiuli. Vi regalo la tipica ricetta dei ciambelletti al vino Sabini!
Ingredienti
1 tazza (da tè) di zucchero
1 tazza (da tè) di olio
1 tazza (da tè) di vino (bianco o rosso più poca sambuca*)
scorza di limone bio grattugiata
semi di anice qb
1 pizzico di bicarbonato
farina per pane mix b schar * quanta ne raccoglie
*gli ingredienti contrassegnati per essere idonei devono riportare la scritta senza glutine o la spiga barrata.
Preparazione
Mettete in una ciotola lo zucchero, l’olio, il vino insieme alla sambuca (devono essere un tazza insieme), il limone, l’anice (io ne metto almeno due cucchiai), il bicarbonato e mescolate con un cucchiaio di legno. Iniziate ad aggiungere la farina continuando a mescolare. Appena raggiunge una consistenza più soda impastate con le mani fino a ottenere un composto morbido ma compatto (tipo pasta frolla).
Accendete il forno a 180 gradi.
Ora formate i ciambelletti. Staccate un pezzo di impasto, allungatelo con le mani fino a formare un cilindro e chiudete le due estremità tra loro (dovete fare una piccola ciambella). Fatene un po’.
Foderate una teglia di carta forno, mettete in un piatto dello zucchero semolato, prendete un ciambelletto e passate solo un lato nello zucchero, mettetelo sulla teglia con la parte zuccherata verso l’alto.
Cuocete per 15/18 minuti fino a doratura.
Se volete dei dolcetti più duri lasciateli fino a un max di 20 minuti.
Continuate così fino a esaurimento pasta.
Alla prossima ricetta.
Enjoy, Giorgia.
Note
- Questa è una delle mie ricette del cuore. Mi ricorda le domeniche in famiglia da piccola, quando come dolce c’era solo qualche biscotto secco e un bicchiere di vino rosso per intingerlo (solo per gli adulti!!!).
- La farina in molte ricette “antiche” va a occhio. A maggior ragione in quelle dove l’unità di misura dei liquidi è una tazza. Io ho specificato da tè, quelle piccole magari vintage appartenute alle vostre nonne. Se le avete solo grandi, usate un bicchiere (altrimenti sfornerete ciambelletti per giorni😅🤣).
- Mi piace moltissimo, come ormai avrete capito, realizzare ricette della tradizione di casa mia insieme alla mie pupette.
- Se avete fretta dividete il panetto in due. Una metà conservatela in frigo, quando volete utilizzarla tiratela fuori, fate ambientare, lavoratela nuovamente con le mani e poi procedete alla formazione dei ciambelletti (se vedete che il composto tende a sgretolarsi, non demordete! Impastare ancora un po’ e riuscirete).
- Aspetto le vostre foto.