Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi.
A casa mia, invece, Pasqua è sempre stata in famiglia. A casa dei nonni. Quasi sempre lo stesso menù: lasagna, rigorosamente senza besciamella, arrosto, carciofi e fettine fritte. Ma devo ammettere che sì, il vero protagonista dei nostri pranzi “caciaroni” a Roma è sempre stato “Sua Maestà il Carciofo fritto”. Nella piccola cucina di nonna c’è sempre stato un via vai di mani curiose che sbirciavano occultamente dentro alla ciotola, gli occhi rivolti al soffitto con aria indifferente. I pranzi erano pieni delle grida di noi bambini, che siamo sempre stati tanti, delle confidenze degli adulti, di pomeriggi trascorsi nel bagno a giocare e ore a leggere sulle ginocchia di nonno Roberto.
Quella casa adesso è quella dei nonni delle mie figlie.
Quest’anno, però, lo ricorderò per sempre come l’anno bisestile in cui siamo rimasti chiusi in casa e abbiamo vissuto la Pasqua più come un pranzo domenicale un po’ malinconico piuttosto che come un pranzo di festa; il pranzo senza gli abbracci delle persone che amo di più.
Ma ecco che per sentimi di nuovo a casa di nonna mi accontento di friggere “due carciofi” e di videochiamarla, mentre le mostro trionfante la lasagna che profuma come la sua. Con la mente che torna indietro nel tempo, a quando era il profumo a guidarmi alla porta giusta del palazzo. La porta magica dei miei nonni.
Fiocco ai grembiuli!

Ingredienti
8 carciofi piccoli
4 uova
50 g di farina di riso*
50 g di farina di mais fine*
sale qb
1 l di olio di arachidi
*gli ingredienti contrassegnati per essere idonei devono riportare la scritta senza glutine o la spiga barrata.
Procedimento
Metti in una capiente ciotola acqua fredda e limone spremuto con tutta la buccia.
Pulisci i carciofi eliminando le foglie esterne e la parte più dura del gambo (io un pezzettino ce lo lascio, sono più gustosi da mangiare). Taglia ogni carciofo in spicchi piccoli, togli la barba e mettili mano a mano all’interno della ciotola con acqua.*[vedi note]
Questa operazione può essere fatta la sera prima.**[nelle note ti spiego come]
Scalda l’olio in un pentolino dai bordi alti e prepara sul piano due ciotoline. In una metti le farine ben mischiate tra loro e nell’altra sbatti le uova con un pizzico di sale. Prendi i carciofi, passali bene bene nella farina. Quando l’olio è pronto (è alla giusta temperatura quando mettendo dentro uno stecchino, da spiedino per intenderci, si formeranno tutte bollicine intorno a quest’ultimo) passane uno alla volta nell’uovo e butta nell’olio bollente.
Friggi finché saranno belli dorati(circa 5/6 minuti).
Metti in un piatto, con carta da fritto, e aggiungi sale a piacere.
Mentre cuociono, infarina gli altri. Passali nell’uovo, però, solo quando dovrai tuffarli nell’olio bollente. Questa operazione ti farà avere dei carciofi fritti croccantissimi.
Continua fino ad esaurimento carciofi.
Addentane uno ancora caldo. Se ti scotti la lingua ne sarà valsa la pena.
Au revoir mes amis, Giorgia.
Note
- *Se hai trovato dei carciofi piccoli (una volta puliti dovrebbero essere grandi come delle roselline) tagliali in 4 spicchi. Se sono grandi anche in 6 o 8. Ti devi regolare con la grandezza dei carciofi che hai acquistato.
- **Nonna Antonietta mi ha insegnato a pulire i carciofi e a metterli in acqua fredda con limone la sera prima. Li copro con un piatto (in modo da far stare sotto l’acqua i carciofi) e li lascio in cucina. La mattina l’operazione frittura scorre più liscia.
- Questa ricetta è di quelle indissolubilmente legate alla mia memoria bambina. Ai sapori e ai profumi della mia infanzia. Le ricette di famiglia❤️