Sono sempre stata una persona positiva!
Ahimè oggi forse è meglio scegliere le parole per dirlo con più cura. Diciamo, piuttosto: sono sempre stata una persona ottimista. Amo la mia casa, le mie bimbe e a giorni alterni il mio lavoro. Vivo in zona gialla o arancione (non conosco benissimo le differenze) da diversi anni. La mia vita sociale si risolve il sabato sera in pigiama, pantofole, plaid e 4 manine calde e profumate che mi accarezzano il viso.
Eppure. C’è un eppure.
Sono mesi che ci soffermiamo su slogan “andrà tutto bene” “state a casa” “io resto a casa” ora è il turno di “io mi vaccino”…eppure. Mi manca qualcosa.
Mi manca condividere la mia vita con i miei amici più cari.
Mi manca decidere su due piedi di andare a cena fuori.
Mi manca il pranzo della domenica.
Mi manca mettere il body di danza alle mie figlie.
Mi manca andare al cinema, a teatro, a un concerto.
Mi manca il caffè del sabato mattina.
Mi manca la macelleria piena di vita e di persone da abbracciare.
Mi manca la merenda con le amiche delle mie bimbe. Non avrei mai pensato di dirlo: mi mancano persino la calca e la febbre post recite scolastiche.
Mi manca andare senza stress anche a far la spesa.
Mi manca “far saltare” la scuola senza bisogno di autocertificare che: non siamo malate, non abbiamo mal di pancia, mal di testa, mal di qualcosa; volevamo solo restare avvolte in un caldo abbraccio (per dirlo alla Olaf).
Mi manca entrare a scuola. Fare due chiacchiere con le bidelle, con i maestri, con le altre mamme.
E a volte, mi viene da piangere e piango.
Poi mi fermo, attendo, respiro e faccio tornare il sereno.
Accendo Spotify, sintonizzo Ella ed Etta e inizio a muovere le mani al ritmo delle loro voci per fare il mio solito, magico fiocco al grembiule.
E a te cosa manca?
Ingredienti
250 g di burro
150 g di zucchero a velo *
2 uova medio grandi
400 g di farina mix it schär *
70 g di amido di riso *
scorza di limone o arancia o vaniglia (o vanillina*)
1 pizzico di sale alla vaniglia di Cervia
*gli ingredienti contrassegnati per essere idonei devono riportare la scritta senza glutine o la spiga barrata.
Preparazione
Tira fuori dal frigorifero il burro con anticipo.
Ti servirà “a pomata”. {nota 1}
Quando il burro è morbido montalo con lo zucchero a velo (mi raccomando!) {nota 2}.
Aggiungi le uova, la vaniglia (o altro aroma) e il pizzico di sale. Monta ancora. Unisci la farina e l’amido di riso.
Devi ottenere un composto morbido. Munisciti di una sacca da pasticciere con un beccuccio a stella di dimensione media o grande.
Fai i pasticcini della forma che preferisci. Io faccio sempre cuori, fiorellini (metto al centro mezza ciliegia candita o un cucchiaino di marmellata di albicocche), a forma di esse o a ferro di cavallo o ancora a lunghe strisce. Insomma, ampio spazio alla tua fantasia.
Metti in un taglia foderata di carta forno (per fermarla usa agli angoli un pizzico di impasto o una piccolissima quantità di burro, servirà a tenere ferma la carta mentre formi i pasticcini).
Cuoci a 170 gradi per 15 minuti.
Lascia raffreddare e tuffa nel cioccolato fondente fuso a bagnomaria. Lascia solidificare.
Assapora insieme a una cara amica, apparecchia la tavola in modo da restare a distanza, mentre sorseggiate un tè caldo scambiandovi confidenze.
Baci e abbracci, distanti ma affettuosi, Gió.
Note
- Il burro a pomata è preferibile in questa ricetta, in cottura non cambia nulla, ma se usassi burro ancora “freddo”, faticherai a lavorare la frolla montata con la sacca da pasticciere
- Lo zucchero è necessario a velo. Se lo hai vanigliato puoi omettere la vaniglia. Io lo faccio da me con il Bimby, pertanto la aggiungo sempre.